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LUCA VISCARDI

Curriculum & Portfolio

BEIJING BROWNFIELD

  • Immagine del redattore: Luca Viscardi
    Luca Viscardi
  • 16 apr 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 11 apr 2021

L'area di intervento è situata a sud-ovest della città di Pechino nel distretto di Sijingshan, un'area industriale dismessa della Shougang Ertong.

L'intera zona è caratterizzata dalla presenza di grandi edifici produttivi di forte impatto sul paesaggio, punto di forza per un intervento di retrofit di valorizzazione che riflette la memoria industriale in sito.

L'intervento è consistito nella revisione di un progetto esistente al fine di renderlo ecologicamente sostenibile mediante interventi bioclimatici e naturali.

Erano presenti due tipologie edilizie, gli edifici più alti contengono residenze progettate per un uso temporaneo. Appartamenti e/o uffici per un target prevalentemente giovane, duplex per le famiglie con alla base servizi, uffici e negozi.

Negli edifici più bassi sono presenti prevalentemente residenze temporanee in cui sono stati progettati numerosi spazi condivisi per la socializzazione come il cortile e i tetti, al fine di creare una comunità unita che renda più gradevole la convivenza.



Per la conversione di questi edifici in un'edilizia bioclimatica è stata sfruttata la ventilazione naturale, gli apporti solari e la fitodepurazione.

Il corpo centrale delle torri è stato espanso verso l'alto con una struttura vetrata per creare un effetto camino, incrementato dagli apporti solari, che dà la possibilità di ricambiare l'aria all'interno degli appartamenti. Inoltre, all'interno degli alloggi sono stati creati degli spazi buffer nelle aperture che ne aumentano l'inerzia termica in inverno e in estate.

Tutti gli spazi comuni, come le logge nelle torri e parte dei tetti, sono stati convertiti in serre bioclimatiche che, grazie agli apporti solari e alla ventilazione naturale, possono mantenere gli ambienti più caldi di inverno e freschi d'estate.

Sui tetti e nelle corti sono stati creati degli spazi verdi in cui è possibile raccogliere l'acqua piovana che, una volta depurata mediante fitodepurazione, viene utilizzata come acqua non potabile negli edifici.



Grande attenzione è stata dedicata alla depurazione del terreno inquinato; le aree verdi interne agli edifici sono separate dal terreno inquinato e realizzate con terreno pulito.

Le aree esterne e le vasche di detenzione dell'acqua sono costantemente depurate mediante l'uso di piante molto resistenti che hanno la capacità di ripulire i terreni da determinati inquinanti chimici.

Particolare interessante è la progettazione di "piazze d'acqua", una metodologia di progettazione urbana che rende il principio di fitodepurazione, attraverso l'utilizzo di gradoni piantumati, un elemento decorativo. La morfologia della piazza dà la possibilità di gestire le forti precipitazioni rendendo questi spazi dei bacini di detenzione.

Aprile 2015


Luca Viscardi,

Enrico Bosia,

Lulja Kejdi


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