Workshop in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’Università Nazionale di Cordoba (AR) sullo studio della cinematografia italiana nel quale si è progettato il recupero dello stabilimento Ambrosio, uno dei primi studi cinematografici italiani, in lungo Dora Firenze a Torino oggi suddiviso in diverse proprietà slegate dalla funzione originale.
Lo storico capannone è stato restaurato portando al suo interno le nuove destinazioni d’uso: una sala proiezione, uffici e spazi espositivi per eventi.
Caratteristica principale di questo progetto è la sala proiezioni da 250 posti ideata come una “scatola nella scatola”. Si sviluppa al piano interrato sfondando il piano terra, come una entità ancestrale che rinasce dalla terra per riappropriarsi dei suoi spazi.
La pelle esterna, originariamente vetrata e oggi parzialemente rivestita con pannelli metallici, è stata progettata utilizzando pannelli di Greatzel: moduli fotovoltaici trasparenti e colorati, che oltre a schermare la luce contribuiscono all’apporto energetico dell’edificio rendendola così, oltre ad un elemento caratteristico dell’edificio, un elemento che lo rende un esempio di architettura bioclimatica. Le grandi vetrate sviluppano anche un effetto serra utile per la regolazione rdella temperature ninterna.
Il cortile esterno inutilizzato è stato rivalutato per la creazione di una nuova piazza-giardino ad uso pubblico per creare un spazio accogliente all’aperto in una zona che ne è carente.
Gennaio 2015
Luca Viscardi,
Francesca Bedello,
Ejron Kristo